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Fexallegra 10 compresse rivestite 120 mg

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Fexallegra 10 compresse rivestite 120 mg

Fexallegra 10 compresse rivestite 120 mg

Fexallegra 10 compresse rivestite 120 mg Al fine di definire un'allergia possiamo parlarne come una risposta immunitaria anomala ed esagerata del sistema immunitario causata dal contatto, dall'ina......

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minsan: 042554042

marchio: SANOFI Srl

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Fexallegra 10 compresse rivestite 120 mg

Al fine di definire un'allergia possiamo parlarne come una risposta immunitaria anomala ed esagerata del sistema immunitario causata dal contatto, dall'inalazione e/o dall'esposizione a sostanze estranee normalmente innocue, chiamate allergeni.
Con una determinata allergia e conseguentemente una reazione allergica si attivano prevalentemente dei tessuti quali:
  • le mucose nasali,
  • gli occhi,
  • i bronchi e
  • l'apparato cutaneo.
Questi tessuti vengono stimolati più delle loro normali funzioni e, in determinate condizioni esterne come la presenza di inquinanti, divengono ancora più sensibili al contatto con specifiche sostanze.

Come agiscono gli allergeni

Come detto in precedenza la causa principale di un'allergia è la risposta inappropriata del sistema immunitario nei confronti di una sostanza apparentemente innocua. Dopo l'esposizione all'allergene, il sistema immunitario reagisce inducendo un processo che vede la sua normale manifestazione presentando i tipici sintomi dell'allergia.
Gli allergeni possono essere:
  • Inalati respirando, come avviene per i pollini, i peli di animali, le muffe e gli acari della polvere;
  • Ingeriti, come accade con alimenti e farmaci.
Oltre a queste possibilità gli allergeni possono anche entrare in contatto con il nostro organismo attraverso punture (come accade per vespe o api) o indurre un'allergia come succede per metalli e cosmetici entrando a contatto con la pelle e le mucose.
La reazione allergica può manifestarsi con diversi gradi di pericolosità:
  • una semplice orticaria
  • una patologia asmatica,
  • lo shock anafilattico (forma più grave) che può portare alla perdita di coscienza
 

I più comuni allergeni

I più comuni allergeni sono i pollini di piante erbacee ed alberi con la principale manifestazione nel periodo primaverile, in particolar modo quelli prodotti dalle graminacee, ulivo, faggio, betulla, nocciolo, cipresso, paretaria, artemisia, ambrosia e piantaggine.
Altri allergeni comuni sono:
  • acari della polvere;
  • particolari tipi di alimenti;
  • farmaci come ibuprofene, aspirina, alcuni antibiotici e i mezzi di contrasto diagnostici;
  • derivati di animali domestici, il cui pelo funge da veicolo di allergeni contenuti nella saliva e nell'urina dell'animale;
  • sostanze trasmesse attraverso punture e morsi di insetti;
  • lattice;
  • prodotti chimici per uso domestico.
 

Il processo allergico

Si sviluppa in due fasi distinte:
  • La sensibilizzazione: è la prima fase del processo allergico. Il nostro sistema immunitario inizia a riconoscere una determinata sostanza come allergene. Il tutto avviene in maniera non percepibile.
  • La risposta allergica vera e propria: avviene in occasione di un successivo contatto con l'allergene, iniziando a manifestare sintomi tipici dell'allergia.
 

Sintomi delle allergie

Le manifestazioni allergiche possono essere più o meno gravi.
  • La rinite allergica: è la forma meno grave e molto diffusa, causa problemi soprattutto alla mucosa nasale, agli occhi e ai bronchi. Presenta manifestazioni tipiche di un raffreddore caratterizzato da starnuti ripetuti, tosse, naso che cola o congestione nasale e prurito alla gola;
  • Le congiuntiviti allergiche: portano con se prurito alle congiuntive, gonfiore, arrossamento e lacrimazione;
  • La patologia asmatica: è senz'altro la forma più grave che causa un progressivo restringimento delle vie aeree, con difficoltà progressiva a respirare o respiro sibilante, senso di oppressione al petto o dolore e tosse.
I sintomi allergici più comuni a carico dell'apparato cutaneo sono:
  • Orticaria, riconoscibili in particolare per il forte prurito;
  • Eczemi e dermatiti da contatto con eruzioni pruriginose e macchie rosse su tutto il corpo.
 

Diagnosi di Allergia

Il primo passo consigliato nel poter riconoscere una possibile allergia consiste nella visita allergologica specialistica, nel corso della quale il medico può valutare tutto con un esame obiettivo. Il medico può chiedere direttamente al paziente riguardo a eventuali sostanze sospette che potrebbero essere diventate allergeni.
I test cutanei suggeriti dopo una prima fase consultoria sono i seguenti:
  • Prick test (test cutaneo): il fine è la riproduzione di sostanze sospette allergiche sulla cute del paziente. Consiste nell'applicazione sull'avambraccio o sulla schiena e viene fatta penetrare nel derma grazie ad una piccola puntura nella zona. Dopo solamente un quarto d'ora si possono fare valutazioni; la zona di applicazione di un allergene si presenta rigonfiata e arrossata come dopo una puntura di insetto.
  • Intradermoreazione: è sostanzialmente una variante del prick test, ma meno specifica. In questo caso, l'allergene viene iniettato nel derma grazie ad una piccola siringa. Valutazioni vengono fatte nelle successive 24-72 ore.
  • Patch test: l'esecuzione di questa altra tipologia di test avviene con l'applicazione di cerotti cutanei pregni di estratti allergizzanti sull'avambraccio o sull'addome; i tempi di manifestazione di probabili pomfi sono più lunghi rispetto ai precedenti test e certamente meno evidenti.
 

Farmaci per il controllo dei sintomi

I farmaci sono in grado di alleviare i sintomi dell'allergia includono:
  • Antistaminici: utilizzati per alleviare sintomi come prurito, starnuti e congestione nasale e agiscono contrastando la formazione dell'istamina, una sostanza prodotta dal sistema immunitario e che è particolarmente attiva durante la reazione allergica.
  • Corticosteroidi locali (spray nasali): possono ridurre i sintomi associati all'infiammazione a carico delle alte vie respiratorie.
  • Decongestionanti: utilizzati normalmente per brevi periodi, per fornire rapido sollievo alla congestione nasale.
  • Antileucotrieni: bloccano l'azione di alcune sostanze chimiche del sistema immunitario che causano alcuni sintomi, come la formazione di muco in eccesso e la congestione nasale.
  • Integratori alimentari: i più comuni contengono il ribes, ribes nigrum e ribes nero.
 

Fexallegra 10 compresse rivestite 120 mg

Avvertenze

Come nella maggior parte dei medicinali nuovi i dati relativi a soggetti anziani e a pazienti con compromissione della funzionalità renale o epatica sono limitati. Fexofenadina cloridrato deve essere somministrata con attenzione a tali gruppi di soggetti. Pazienti affetti da malattie cardiovascolari pregresse o in corso devono essere informati che gli antistaminici, come classe di medicinali, sono stati associati con reazioni indesiderate quali tachicardia e palpitazioni (vedere paragrafo 4.8).

Categoria farmacoterapeutica

Antistaminici per uso sistemico.

Conservazione

Il medicinale non richiede speciali precauzioni per la conservazione.

Controindicazioni/Eff.secondar

Il medicinale è controindicato nei pazienti con ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.

Eccipienti

Nucleo della compressa: cellulosa microcristallina; amido di mais pregelatinizzato; croscarmellosa sodica; magnesio stearato Rivestimento filmato: ipromellosa; povidone K30; titanio diossido (E171); silice colloidale anidra; macrogol 400; ossido di ferro rosso (E172), ossido di ferro giallo (E172).

Effetti indesiderati

E' stata utilizzata la seguente classe di frequenze, quando applicabile: molto comune >= 1/10; comune >= 1/100 e < 1/10; non comune >= 1/1000 e < 1/100; raro >= 1/10.000 e < 1/1.000); molto raro < 1/10.000 e non nota (la frequenza non può essere valutata sulla base dei dati disponibili). All'interno di ogni gruppo di frequenza, gli effetti indesiderati sono presentati in ordine di gravità decrescente.
Negli adulti, nell'ambito degli studi clinici sono stati riferiti i seguenti effetti indesiderati, con un'incidenza simile a quella osservata con il placebo. Patologie del sistema nervoso. Comune: cefalea, sonnolenza, vertigini. Patologie gastrointestinali. Comune: nausea. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Non comune: affaticamento.

Negli adulti, nell'ambito della sorveglianza post-marketing sono stati riferiti i seguenti effetti indesiderati. La frequenza con cui si presentano non è nota (non può essere fatta una stima sulla base dei dati disponibili). Disturbi del sistema immunitario: reazioni di ipersensibilità con manifestazioni tipo angioedema, oppressione toracica, dispnea, vampate di calore e anafilassi sistemica. Disturbi psichiatrici: insonnia, nervosismo, disturbi del sonno o incubi/eccesso di sogni (paroniria). Patologie cardiache: tachicardia, palpitazioni. Patologie gastrointestinali: diarrea. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo: rash, orticaria e prurito.

Segnalazione delle reazioni avverse sospette. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo www.agenziafarmaco.gov.it/content/come-segnalare-una-sospetta-re azione-avversa.

Gravidanza e allattamento

Gravidanza: non vi sono dati adeguati sull'uso della fexofenadina cloridrato nelle donne in gravidanza. Studi limitati su animali non indicano effetti dannosi diretti o indiretti su gravidanza, sviluppo embrionale/fetale, parto o sviluppo post-natale (vedere paragrafo 5.3).

La fexofenadina cloridrato non deve essere usata durante la gravidanza se non in caso di assoluta necessità. Allattamento: non vi sono dati sulla concentrazione nel latte materno dopo la somministrazione della fexofenadina cloridrato.
Tuttavia, quando la terfenadina è stata somministrata a madri in allattamento, è stato rilevato che la fexofenadina passa nel latte materno. Pertanto l'uso di fexofenadina cloridrato non è raccomandato durante l'allattamento. Fertilità: non sono disponibili dati sull'effetto di fexofenadina cloridrato sulla fertilità umana. Nei topi, il trattamento con fexofenadina cloridrato non ha mostrato alcun effetto sulla fertilità (vedere paragrafo 5.3).

Indicazioni

Fexallegra è indicato negli adulti e nei bambini a partire dai 12 anni di eta' per il trattamento sintomatico della rinite allergica stagionale.

Interazioni

La fexofenadina non subisce biotrasformazioni epatiche e perciò non interagirà con altri medicinali a livello di meccanismi epatici. E' stato riscontrato che la somministrazione contemporanea di fexofenadinacloridrato e eritromicina o ketoconazolo aumenta di 2-3 volte i livelli plasmatici di fexofenadina. Tali alterazioni non sono state accompagnate da alcun effetto sull'intervallo QT e non sono state associate ad alcun incremento delle reazioni avverse rispetto a quanto osservato con gli stessi medicinali somministrati singolarmente.

Studi sull'animale hanno dimostrato che l'aumento dei livelli plasmatici di fexofenadina osservato dopo il trattamento concomitante con eritromicina o ketoconazolo sembra essere causato da un incremento dell'assorbimento gastrointestinale e rispettivamente da una diminuzione sia dell'escrezione biliare che della secrezione gastrointestinale. Non è stata osservata interazione tra fexofenadina e omeprazolo.

Tuttavia, la somministrazione di un antiacido contenente alluminio e idrossido di magnesio 15 minuti prima della somministrazione di fexofenadina cloridrato ha provocato una riduzione della biodisponibilità, molto probabilmente dovuta a legami nel tratto gastrointestinale. E' consigliabile un intervallo di 2 ore tra la somministrazione di fexofenadina cloridrato e antiacidi contenenti alluminio e idrossido di magnesio.

Posologia

Posologia. Adulti: la dose raccomandata di fexofenadina cloridrato per gli adulti è di 120 mg una volta al giorno, prima dei pasti. La fexofenadina è un metabolita farmacologicamente attivo della terfenadina. Popolazione pediatrica. Bambini di 12 anni di età e oltre: la dose raccomandata di fexofenadina cloridrato per i bambini a partire dai 12anni di età è di 120 mg una volta al giorno, prima dei pasti.

Bambini al di sotto dei 12 anni di età: l'efficacia e la sicurezza di fexofenadina cloridrato 120 mg non sono state studiate nei bambini al di sotto dei 12 anni di età. Nei bambini da 6 a 11 anni di età: fexofenadina cloridrato 30 mg compresse è la formulazione appropriata per la somministrazione e il dosaggio in questa popolazione. Popolazioni particolari: gli studi effettuati in gruppi di pazienti a rischio (anziani, pazienti con insufficienza renale o epatica) indicano che non è necessario adattare la dose di fexofenadina cloridrato in questi pazienti.

Principi attivi

Una compressa contiene: principio attivo: 120 mg di fexofenadina cloridrato, pari a 112 mg di fexofenadina. Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.


Codice

042554042

  • Ritiro in Farmacia Busetti - Palazzolo sull'Oglio Spedizione Gratuita
    Ritiro merce presso Farmacia Busetti sita in via Firenze 32, Palazzolo sull'Oglio (BS)
  • Corriere Nazionale Spedizione Gratuita
  • Corriere Nazionale per Venezia, Isole Minori e località disagiate Spedizione Gratuita

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