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Duphalac sciroppo 200ml 66,7g/100ml

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Duphalac sciroppo 200ml 66,7g/100ml

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Duphalac sciroppo 200ml 66,7g/100ml La stipsi o stitichezza non è una malattia, ma un sintomo che può insorgere a causa di svariate alterazioni organiche o funzionali dell'intestino. Altre volte, ......

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minsan: 022512014

marchio: MYLAN ITALIA Srl

€8,00


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Duphalac sciroppo 200ml 66,7g/100ml

La stipsi o stitichezza non è una malattia, ma un sintomo che può insorgere a causa di svariate alterazioni organiche o funzionali dell'intestino. Altre volte, all'origine vi sono delle malattie che interferiscono solo indirettamente con la funzionalità intestinale (diabete, ipotiroidismo ecc.).

Stitichezza sintomi

Quando una persona soffre di stitichezza riferisce un ritardo o un'insufficienza nell'evacuazione delle feci. Si tratta comunque di sensazioni soggettive che variano spesso da persona a persona. Nel linguaggio medico si parla di stitichezza quando nell'ultimo anno una persona ha sofferto di almeno due dei seguenti sintomi per almeno 12 settimane non necessariamente consecutive:
  • ridotto numero di evacuazioni settimanali (<2)
  • difficoltà e sforzo nell'evacuare
  • presenza di feci dure, caprine o nastriformi
  • sensazione di blocco/ostruzione anorettale
  • aiuto manuale (svuotamento manuale, compressione sulla parete posteriore della vagina)
Nella popolazione adulta la stipsi colpisce soprattutto gli anziani e le donne . Nei bambini la stitichezza è invece più frequente nei maschi (2:1).

Stitichezza cause

Solitamente la costipazione (detta anche stitichezza o stipsi)  è attribuita a:
  • una dieta povera di fibre e sali minerali,;
  • scarsa assunzione di liquidi;
  • condizione di forte stress;
  • assenza di esercizio fisico.
Si tratta soltanto di alcune cause, perché la costipazione può essere determinata da molti aspetti, tutti differenti tra loro:
  • il malfunzionamento epatobiliare ovvero, il flusso di bile risulta insufficiente oppure di cattiva qualità e non è in grado di stimolare la peristalsi intestinale 
  • l’utilizzo di integratori e farmaci (determinate terapie possono avere come controindicazione problematiche relative all’evacuazione delle feci),
  • utilizzo di antidolorifici (alcuni di questi possono causare la stipsi).
Di conseguenza, gli accumuli di scorie all’interno delle pareti intestinali diventano sede privilegiata per quanto riguarda la riproduzione di forme batteriche dannose alla salute.
E ancora, tra le possibili cause della stitichezza si annoverano i lassativi (pur avendo la funzione di sollecitare l’attività dell’intestino, il loro uso smisurato e/o prolungato può diventare controproducente), gli antidepressivi (la costipazione può essere un sintomo caratteristico legato all’assunzione di un certo tipo di antidepressivi), medicinali per allergie e per la pressione sanguigna.
Da segnalare anche l’ipotiroidismo: l’inattività della ghiandola tiroidea riesce a rallentare il metabolismo del corpo, compreso quello dell’intestino. In ambito alimentare, latticini e cioccolato possono causare stitichezza, le cui origini potrebbero rimandare anche a malattie intestinali, diabete e depressione.

Stitichezza rimedi

Non esiste una cura, ma un insieme di provvedimenti detti anche rimedi naturali volti a individuare la causa del sintomo (stipsi) e modificare atteggiamenti comportamentali.
Consigli pratici per il paziente: 
  • Cercare di andare in bagno sempre alla stessa ora
  • Bere una bevanda calda 10 minuti prima di andare alla toilette
  • Massaggiare delicatamente la parte inferiore dell’addome nell’attesa dello stimolo
  • Assumere sulla tazza del water una posizione il più accovacciata possibile
  • Rilassarsi e concentrarsi sul proprio intestino, non restando troppo a lungo nella toilette
  • Non reprimere mai lo stimolo durante la giornata
  • Non usare lassativi o purganti
  • Svolgere un’attività fisica o attività aerobica che rinforzi la muscolatura addominale
  • Bere almeno 2 litri di liquidi al giorno, preferibilmente acqua
Seguire una dieta ad alto residuo con almeno 20 grammi di fibre al giorno (frutta, verdura, cereali integrali, crusca, ecc.) ed integrare l’alimentazione quotidiana con prodotti contenenti probiotici, di cui sia stata evidenziata l’efficacia sulla motilità intestinale.
Tra i lassativi naturali che possono aiutare in caso di costipazione possiamo indicare:
  • Semi di lino.
  • Fichi d'India.
  • Prugne.
  • Acqua di cocco.
  • Aloe vera.
  • Frutta secca.
  • Attività fisica.
  • Barbabietole.

Stitichezza neonato

La vera e propria stitichezza , intesa come evacuazione rara e dolorosa di feci dure e poco voluminose, interessa prevalentemente i bambini allattati artificialmente, mentre è rara tra i bambini allattati con latte materno. Nella stragrande maggioranza dei casi, inoltre, la stitichezza è di origine alimentare, ad esempio per l'insufficiente diluizione del latte artificiale o per un'introduzione troppo precoce di cibi solidi nella dieta del lattante. Studi recenti, inoltre, hanno evidenziato una possibile associazione tra stipsi ed intolleranza alle proteine del latte vaccino.
In età pediatrica, nel 90-95% dei casi, la stipsi viene definita idiopatica o funzionale, perché scorporata da malattie e malformazioni congenite, alterazioni anatomiche od effetti collaterali da farmaci, complessivamente responsabili del rimanente 5% dei casi.

Stitichezza bambini

La stipsi è un problema molto frequente specie dal 2°-3° anno di vita, conseguente di solito a "cattive abitudini", come l’intestino "pigro", dieta povera di fibre, di liquidi, ecc., per cui però non sono necessari esami specifici. Se non si interviene, spesso la stitichezza nei bambini tende a cronicizzare (stipsi cronica): il bambino trova difficoltà ad espellere feci dure e voluminose e spesso avverte dolore specie se si sono formate "ragadi", quindi, per paura, rifiuta di scaricarsi.

Spesso il problema della stipsi nei bambini si verifica quando si inizia l’utilizzo del vasino. Il momento per cominciare a togliere il pannolino al piccolo è molto variabile ed individuale. In genere non conviene anticipare troppo la seduta sul vasino, per evitare inutili attese e scarsi risultati.

Stitichezza gravidanza

La stitichezza è uno dei tanti disturbi che può presentarsi durante la gravidanza. La sua insorgenza, così come quella di molti altri piccoli fastidi, è legata alle modificazioni ormonali indotte dalla gestazione. Pur essendo largamente rappresentata in tutta la popolazione adulta, la stitichezza è un fenomeno tipico della gravidanza, talmente diffuso da colpire quasi il 50% delle donne in dolce attesa.

Il principale responsabile della stitichezza gravidica è il progesterone, un ormone essenziale per evitare inopportune contrazioni dell'utero nei primi 7-8 mesi di gravidanza. La sua azione miorilassante non è limitata all'area genitale ma estesa un po' a tutti i muscoli del corpo, compresa la giunzione gastroesofagea (reflusso, bruciori, acidità di stomaco), la muscolatura intestinale (stitichezza) e quella involontaria che riveste le pareti dei vasi (vene varicose, ritenzione idrica, emorroidi).
Diminuendo l'intensità delle contrazioni peristaltiche, il progesterone è responsabile dell'emissione di feci dure, disidratate e compatte, in poche parole della stipsi o stitichezza.

Duphalac sciroppo 200ml 66,7g/100ml

 

Categoria Farmacoterapeutica

Lassativi ad azione osmotica.

Principi attivi

100 ml di sciroppo contengono: lattulosio 66,7 g.

Indicazioni

Trattamento di breve durata della stitichezza occasionale.

Interazioni

Non sono stati effettuati studi di interazione. I lassativi possono ridurre il tempo di permanenza nell'intestino, e quindi l'assorbimento, di altri farmaci somministrati contemporaneamente per via orale. Evitare l'assunzione contemporanea di lassativi ad altri medicinali: dopo aver preso un medicinale lasciare trascorrere un intervallo di almeno 2ore prima di prendere il lassativo.

Antibiotici ad ampio spettro possono ridurre la flora batterica responsabile della degradazione del lattulosio, con possibile diminuzione della sua efficacia terapeutica. In caso di contemporaneo trattamento con glicosidi cardiaci, diuretici ocorticosteroidi è possibile l'insorgenza di disidratazione o ipopotassiemia che possono determinare disfunzioni cardiache o neuromuscolari(vedere paragrafo 4.4). L'abbassamento del pH nell'intestino, caratteristico del meccanismo di azione del lattulosio, può causare l'inattivazione di farmaci che hanno un profilo di rilascio dipendente dal pH dell'intestino (ad esempio i farmaci 5-ASA).

Posologia

La soluzione di lattulosio può essere somministrata diluita o tal quale insieme ad una adeguata quantità di acqua (un bicchiere abbondante). Una singola dose di lattulosio deve essere ingerita tutta insieme e non deve essere tenuta in bocca per un periodo di tempo prolungato. La posologia deve essere aggiustata in base alle necessità individuali del paziente. Nel caso di singola dose giornaliera, questa deve essere presa sempre alla stessa ora, ad esempio a colazione. Durante il trattamento con i lassativi è importante bere una quantità sufficiente di liquidi (1,5 - 2 litri al giorno, equivalenti a 6-8 bicchieri).

Utilizzare per la somministrazione il bicchierino dosatore, facendo riferimento ai segni di graduazione riportati su di esso. Il lattulosio può essere somministrato in singola dose giornaliera o suddiviso in due somministrazioni al giorno. Dopo alcuni giorni di trattamento la dose iniziale può essere sostituita con una dose di mantenimento sulla base della risposta al trattamento. Possono essere necessari diversi giorni (2-3 giorni) di trattamento prima di raggiungere l'effetto desiderato. Adulti e adolescenti: la dose iniziale giornaliera è 15-45 ml, mentre la dose di mantenimento giornaliera è 15-30 ml. Bambini (7 -14 anni): la dose iniziale giornaliera è 15 ml, mentre la dose di mantenimento giornaliera è 10-15 ml.

Bambini (1-6 anni): la dose iniziale giornaliera è 5-10 ml, mentre la dose di mantenimento giornaliera è 5-10 ml. Bambini al di sotto di 1 anno: la dose iniziale giornaliera varia da 2,5 a 5 ml, mentre la dose di mantenimento giornaliera varia da2,5 a 5 ml. Anziani e pazienti con insufficienza renale ed epatica: non ci sono particolari indicazioni per il dosaggio, dal momento che l'esposizione sistemica al lattulosio è trascurabile. Non superare le dosi consigliate. La dose corretta è quella minima sufficiente a produrre una facile evacuazione di feci molli. E' consigliabile usare inizialmente le dosi minime previste. Quando necessario, la dose può essere poi aumentata, ma senza mai superare quella massima indicata. I lassativi devono essere usati il meno frequentemente possibile e per non più di sette giorni. L'uso per periodi di tempo maggiori richiede la prescrizione del medico dopo adeguata valutazione del singolo caso.

Eccipienti

Acqua depurata.

Effetti indesiderati

Riassunto del profilo di sicurezza. Occasionalmente: dolori crampiformi isolati o coliche addominali, più frequenti nei casi di stitichezza grave e flatulenza durante i primi giorni di trattamento che normalmente scompare dopo qualche giorno. Quando si assume una dose superiore a quella prescritta, possono comparire dolore addominale e diarrea. In questo caso il dosaggio deve essere ridotto. Se dosi eccessive (normalmente associate all'encefalopatia epatica), sono assunte per lunghi periodi, il paziente può manifestare scompenso elettrolitico dovuto alla diarrea.

Poiche' le seguenti reazioni sono state riportate attraverso segnalazioni spontanee da una popolazione di grandezza non nota, non è possibile stimarne la frequenza. Patologie gastrointestinali. Flatulenza, dolore addominale, nausea e vomito; diarrea (prevalentemente in seguito a dosaggi eccessivi). Esami diagnostici. Squilibrio elettrolitico dovuto alla diarrea. Popolazione pediatrica. Il profilo di sicurezza nei bambini è atteso essere simile a quella degli adulti. Segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione.

Controindicazioni/Eff.secondar

Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Controindicato nei soggetti affetti da galattosemia. I lassativi sono controindicati nei soggetti con dolore addominale acuto o di origine sconosciuta, nausea o vomito, ostruzione o stenosi gastrointestinale, sanguinamento rettale di origine sconosciuta, grave stato di disidratazione, perforazione del tratto digerente o rischio di perforazione del tratto digerente.

Avvertenze

L'abuso di lassativi (uso frequente o prolungato o con dosi eccessive) può causare diarrea persistente con conseguente perdita di acqua, sali minerali (specialmente potassio) e altri fattori nutritivi essenziali. Nei casi più gravi è possibile l'insorgenza di disidratazione oipopotassemia la quale può determinare disfunzioni cardiache o neuromuscolari, specialmente in caso di contemporaneo trattamento con glicosidi cardiaci, diuretici o corticosteroidi.

L'abuso di lassativi, specialmente quelli di contatto (lassativi stimolanti), può causare dipendenza (e, quindi, possibile necessità di aumentare progressivamente il dosaggio), stitichezza cronica e perdita delle normali funzioni intestinali (atonia intestinale). Il trattamento della stitichezza cronica o ricorrente richiede sempre l'intervento del medico per la diagnosi, la prescrizione dei farmaci e la sorveglianza nel corso della terapia. Consultare il medico quando la necessità del lassativo deriva da un improvviso cambiamento delle precedenti abitudini intestinali (frequenza e caratteristiche delle evacuazioni) che duri da più di due settimane. Consultare il medico in caso di: - sintomatologia dolorosa addominale di causa sconosciuta prima dell'inizio del trattamento - insufficiente effetto terapeutico dopo diversi giorni (2-3 giorni), vedere paragrafo 4.2. Il lattulosio deve essere somministrato con cautela nei pazienti intolleranti al lattosio. Il farmaco può contenere tracce di lattosio, galattosio, epilattosio, fruttosio.

Pertanto, i pazienti con rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio o fruttosio, dadeficit di Lapp lattasi o da malassorbimento di glucosio-galattosio non devono assumere questo medicinale. La dose normalmente usata nel trattamento della stitichezza non rappresenta un problema per i pazienti diabetici. In corso di trattamento per encefalopatia epatica in pazienti diabetici il dosaggio di Duphalac è più elevato. Pertanto, potrebbe essere necessario aggiustare la posologia dei medicinali antidiabete. Si deve tenere in considerazione che il riflesso ad evacuare può essere alterato durante il trattamento. L'uso cronico di dosi non adeguate e l'abuso del farmaco possono causare stipsi, diarrea e disturbi del bilancio elettrolitico. Popolazione pediatrica. Nei bambini al di sotto dei 12 anni il medicinale può essere usato solo sotto supervisione medica.

Gravidanza e allattamento

Non sono attesi effetti durante la gravidanza dal momento che l'esposizione sistemica al lattulosio è trascurabile. Il farmaco può essere usato durante la gravidanza. Non sono attesi effetti sul neonato/lattante alimentato con latte materno dal momento che l'esposizione sistemica al lattulosio delle donne che allattano è trascurabile. Il farmaco può essere usato durante l'allattamento. Non sono attesi effetti sulla fertilità dal momento che l'esposizione sistemica al lattulosio è trascurabile

Conservazione

Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.


Codice

022512014

  • Ritiro in Farmacia Busetti - Palazzolo sull'Oglio Spedizione Gratuita
    Ritiro merce presso Farmacia Busetti sita in via Firenze 32, Palazzolo sull'Oglio (BS)
  • Corriere Nazionale è prevista una Spesa di € 5,50  per ordini inferiori a € 65,00.
    è prevista una Spesa di € 4,99  per ordini inferiori a € 90,00.
    è prevista una Spesa di € 3,99  per ordini inferiori a € 120,00.
    è prevista una Spesa di € 2,99  per ordini inferiori a € 150,00.

  • Corriere Nazionale per Venezia, Isole Minori e località disagiate è prevista una Spesa di € 15,00

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