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Portolac os polvere 10 bustine 5g

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Portolac os polvere 10 bustine 5g

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Portolac os polvere 10 bustine 5g La stipsi o stitichezza non è una malattia, ma un sintomo che può insorgere a causa di svariate alterazioni organiche o funzionali dell'intestino. Altre volte, al......

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minsan: 026814172

marchio: ANGELINI SpA

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Portolac os polvere 10 bustine 5g

La stipsi o stitichezza non è una malattia, ma un sintomo che può insorgere a causa di svariate alterazioni organiche o funzionali dell'intestino. Altre volte, all'origine vi sono delle malattie che interferiscono solo indirettamente con la funzionalità intestinale (diabete, ipotiroidismo ecc.).

Stitichezza sintomi

Quando una persona soffre di stitichezza riferisce un ritardo o un'insufficienza nell'evacuazione delle feci. Si tratta comunque di sensazioni soggettive che variano spesso da persona a persona. Nel linguaggio medico si parla di stitichezza quando nell'ultimo anno una persona ha sofferto di almeno due dei seguenti sintomi per almeno 12 settimane non necessariamente consecutive:
  • ridotto numero di evacuazioni settimanali (<2)
  • difficoltà e sforzo nell'evacuare
  • presenza di feci dure, caprine o nastriformi
  • sensazione di blocco/ostruzione anorettale
  • aiuto manuale (svuotamento manuale, compressione sulla parete posteriore della vagina)
Nella popolazione adulta la stipsi colpisce soprattutto gli anziani e le donne . Nei bambini la stitichezza è invece più frequente nei maschi (2:1).

Stitichezza cause

Solitamente la costipazione (detta anche stitichezza o stipsi)  è attribuita a:
  • una dieta povera di fibre e sali minerali,;
  • scarsa assunzione di liquidi;
  • condizione di forte stress;
  • assenza di esercizio fisico.
Si tratta soltanto di alcune cause, perché la costipazione può essere determinata da molti aspetti, tutti differenti tra loro:
  • il malfunzionamento epatobiliare ovvero, il flusso di bile risulta insufficiente oppure di cattiva qualità e non è in grado di stimolare la peristalsi intestinale 
  • l’utilizzo di integratori e farmaci (determinate terapie possono avere come controindicazione problematiche relative all’evacuazione delle feci),
  • utilizzo di antidolorifici (alcuni di questi possono causare la stipsi).
Di conseguenza, gli accumuli di scorie all’interno delle pareti intestinali diventano sede privilegiata per quanto riguarda la riproduzione di forme batteriche dannose alla salute.
E ancora, tra le possibili cause della stitichezza si annoverano i lassativi (pur avendo la funzione di sollecitare l’attività dell’intestino, il loro uso smisurato e/o prolungato può diventare controproducente), gli antidepressivi (la costipazione può essere un sintomo caratteristico legato all’assunzione di un certo tipo di antidepressivi), medicinali per allergie e per la pressione sanguigna.
Da segnalare anche l’ipotiroidismo: l’inattività della ghiandola tiroidea riesce a rallentare il metabolismo del corpo, compreso quello dell’intestino. In ambito alimentare, latticini e cioccolato possono causare stitichezza, le cui origini potrebbero rimandare anche a malattie intestinali, diabete e depressione.

Stitichezza rimedi

Non esiste una cura, ma un insieme di provvedimenti detti anche rimedi naturali volti a individuare la causa del sintomo (stipsi) e modificare atteggiamenti comportamentali.
Consigli pratici per il paziente: 
  • Cercare di andare in bagno sempre alla stessa ora
  • Bere una bevanda calda 10 minuti prima di andare alla toilette
  • Massaggiare delicatamente la parte inferiore dell’addome nell’attesa dello stimolo
  • Assumere sulla tazza del water una posizione il più accovacciata possibile
  • Rilassarsi e concentrarsi sul proprio intestino, non restando troppo a lungo nella toilette
  • Non reprimere mai lo stimolo durante la giornata
  • Non usare lassativi o purganti
  • Svolgere un’attività fisica o attività aerobica che rinforzi la muscolatura addominale
  • Bere almeno 2 litri di liquidi al giorno, preferibilmente acqua
Seguire una dieta ad alto residuo con almeno 20 grammi di fibre al giorno (frutta, verdura, cereali integrali, crusca, ecc.) ed integrare l’alimentazione quotidiana con prodotti contenenti probiotici, di cui sia stata evidenziata l’efficacia sulla motilità intestinale.
Tra i lassativi naturali che possono aiutare in caso di costipazione possiamo indicare:
  • Semi di lino.
  • Fichi d'India.
  • Prugne.
  • Acqua di cocco.
  • Aloe vera.
  • Frutta secca.
  • Attività fisica.
  • Barbabietole.

Stitichezza neonato

La vera e propria stitichezza , intesa come evacuazione rara e dolorosa di feci dure e poco voluminose, interessa prevalentemente i bambini allattati artificialmente, mentre è rara tra i bambini allattati con latte materno. Nella stragrande maggioranza dei casi, inoltre, la stitichezza è di origine alimentare, ad esempio per l'insufficiente diluizione del latte artificiale o per un'introduzione troppo precoce di cibi solidi nella dieta del lattante. Studi recenti, inoltre, hanno evidenziato una possibile associazione tra stipsi ed intolleranza alle proteine del latte vaccino.
In età pediatrica, nel 90-95% dei casi, la stipsi viene definita idiopatica o funzionale, perché scorporata da malattie e malformazioni congenite, alterazioni anatomiche od effetti collaterali da farmaci, complessivamente responsabili del rimanente 5% dei casi.

Stitichezza bambini

La stipsi è un problema molto frequente specie dal 2°-3° anno di vita, conseguente di solito a "cattive abitudini", come l’intestino "pigro", dieta povera di fibre, di liquidi, ecc., per cui però non sono necessari esami specifici. Se non si interviene, spesso la stitichezza nei bambini tende a cronicizzare (stipsi cronica): il bambino trova difficoltà ad espellere feci dure e voluminose e spesso avverte dolore specie se si sono formate "ragadi", quindi, per paura, rifiuta di scaricarsi.
Spesso il problema della stipsi nei bambini si verifica quando si inizia l’utilizzo del vasino. Il momento per cominciare a togliere il pannolino al piccolo è molto variabile ed individuale. In genere non conviene anticipare troppo la seduta sul vasino, per evitare inutili attese e scarsi risultati.

Stitichezza gravidanza

La stitichezza è uno dei tanti disturbi che può presentarsi durante la gravidanza. La sua insorgenza, così come quella di molti altri piccoli fastidi, è legata alle modificazioni ormonali indotte dalla gestazione. Pur essendo largamente rappresentata in tutta la popolazione adulta, la stitichezza è un fenomeno tipico della gravidanza, talmente diffuso da colpire quasi il 50% delle donne in dolce attesa.
Il principale responsabile della stitichezza gravidica è il progesterone, un ormone essenziale per evitare inopportune contrazioni dell'utero nei primi 7-8 mesi di gravidanza. La sua azione miorilassante non è limitata all'area genitale ma estesa un po' a tutti i muscoli del corpo, compresa la giunzione gastroesofagea (reflusso, bruciori, acidità di stomaco), la muscolatura intestinale (stitichezza) e quella involontaria che riveste le pareti dei vasi (vene varicose, ritenzione idrica, emorroidi).
Diminuendo l'intensità delle contrazioni peristaltiche, il progesterone è responsabile dell'emissione di feci dure, disidratate e compatte, in poche parole della stipsi o stitichezza.

Portolac os polvere 10 bustine 5g

 

Categoria Farmacoterapeutica

Farmaci per la costipazione.

Indicazioni

Trattamento di breve durata della stitichezza occasionale.

Principi attivi

Lattitolo monoidrato.

Eccipienti

Polvere per soluzione orale: nessuno. Sciroppo: acido benzoico; sodio idrossido; acqua depurata.

Interazioni

Poiche' antiacidi e neomicina possono neutralizzare l'effetto acidificante del lattitolo sulle feci, essi non devono essere somministrati contemporaneamente al lattitolo in pazienti cirrotici con encefalopatia epatica; comunque entrambe le sostanze non alterano l'effetto lassativo in pazienti con stitichezza. Come tutti i lassativi, il farmaco può aumentare la perdita di potassio causata da altri farmaci (ad esempio tiazo-diuretici, corticosteroidi, carbenossolone, amfotericina B). La carenza di potassio può aumentare il rischio di effetti tossici dei cardioglicosidi in pazienti sottoposti a terapia concomitante.
Il lattitolo ha un valore calorico trascurabile (2 kcal/g o 8,5 kJ/g) e non ha effetti sulla insulinemia o sui livelli ematici di glucosio e può pertanto essere somministrato a pazienti diabetici. In caso di dismicrobismo intestinale, si tenga presente che agenti antibatterici a largo spettro e antiacidi, somministrati per via orale contemporaneamente al lattitolo, possono diminuire gli effetti esercitati dal prodotto sulla microflora intestinale.
I lassativi possono ridurre il tempo di permanenza nell'intestino, e quindi l'assorbimento, di altri farmaci somministrati contemporaneamente per via orale. Evitare quindi di ingerire contemporaneamente lassativi ed altri farmaci: dopo aver preso un medicinale lasciare trascorrere un intervallo di almeno 2 ore prima di prendere il lassativo.

Posologia

>>Adulti. Polvere per soluzione orale: 10-15 g al giorno, pari a 2-3 misurini da 5 g polvere per soluzione orale, 2-3 bustine da 5 g o 1 bustina da 10 g, in unica somministrazione, preferibilmente la sera prima di coricarsi. Sciroppo: 15-30 ml sciroppo al giorno (corrispondenti a 1-2 misurini dosatori riempiti sino alla tacca da 15 ml) in unica somministrazione, preferibilmente la sera prima di coricarsi.
>>Bambini. Polvere per soluzione orale: il medicinale va assunto in unica somministrazione, al mattino con la prima colazione da 2 a 6 anni, 5 g al giorno, pari ad un misurino da 5 g di polvere per soluzione orale o ad una bustina da 5 g; oltre i 6 anni , 5-10 g al giorno, pari a 1-2 misurini da 5 g di polvere per soluzione orale, 1-2 bustine da 5 g o 1 bustina da 10 g. Sciroppo: il prodotto sciroppo va assunto in unica somministrazione, al mattino con la prima colazione: da 2 a 6 anni , 10 ml al giorno (pari a 1 misurino dosatore riempito sino alla tacca da 10 ml); oltre i 6 anni , 10-15 ml al giorno (pari a 1 misurino dosatore riempito sino alla tacca da 10 ml o da 15 ml).
>>Lattanti. Polvere per soluzione orale: in media 1-2 g al giorno, pari a 1-2 misurini da 1 g di polvere per soluzione orale. Sciroppo: in media 5 ml di sciroppo al giorno (pari a 1 misurino dosatore riempito sino alla tacca da 5 ml). In generale, la risposta clinica ottimale può essere raggiunta con adattamenti di dosaggio di 5 g di polvere per soluzione orale al giorno (in più o in meno) nell'adulto (pari a 1 misurino di sciroppo riempito sino alla tacca da 7,5 ml) e di 1 g di polvere per soluzione orale al giorno in età pediatrica. Il medicinale nella forma polvere per soluzione orale va sciolto in acqua o in altre bevande (latte, tè, caffè, succhi di frutta) o aggiunto ad altri cibi quali yogurt, frutta cotta, etc.
La dose corretta è quella minima sufficiente a produrre una facile evacuazione di feci molli. E' consigliabile usare inizialmente le dosi minime previste. Quando necessario, la dose può essere poi aumentata, ma senza mai superare quella massima indicata. I lassativi devono essere usati il meno frequentemente possibile e per non più di sette giorni. L'uso per periodi di tempo maggiori richiede la prescrizione del medico dopo adeguata valutazione del singolo caso. Ingerire insieme ad una adeguata quantità di acqua (un bicchiere abbondante). Una dieta ricca di liquidi favorisce l'effetto del medicinale.

Effetti indesiderati

All'inizio del trattamento, il medicinale può provocare fastidio addominale, soprattutto flatulenza e raramente dolore addominale o a volte distensione addominale. Questi effetti tendono a diminuire o a scomparire dopo pochi giorni di assunzione regolare del farmaco. A causa della variabilità inter-individuale, alcuni pazienti, al dosaggio consigliato, possono manifestare diarrea. Ciò si potrà risolvere con una riduzione del dosaggio.
Le reazioni avverse elencate di seguito sono state osservate negli studi clinici e confermate da report spontanei. Viene usata la classificazione MedDRA per sistemi/organi con le seguenti frequenze: molto comune (>= 1/10), comune (>= 1/100 a < 1/10), non comune (>= 1/1.000 a < 1/100), raro (>= 1/10.000, < 1/1.000) o molto raro (<1/10.000). Patologie gastrointestinali. Raro: dolore addominale, distensione addominale, diarrea, flatulenza, vomito; molto raro: nausea, suoni gastrointestinali anormali, prurito anale. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.

Controindicazioni/Eff.secondar

Ipersensibilità al lattitolo o ad uno qualsiasi degli eccipienti; il farmaco produce il suo effetto nel colon ed è perciò controindicato in tutti i casi in cui non è assicurato il transito intestinale (occlusione intestinale ecc.); il medicinale non deve essere utilizzato in caso di qualsiasi sintomo o sospetto di lesione organica del tratto digestivo e in caso di qualsiasi dolore addominale di origine sconosciuta o sanguinamento rettale; il fecaloma deve essere trattato in altro modo prima di utilizzare lassativi; bambini allattati al seno e bambini con intolleranza ereditaria autosomica recessiva al fruttosio; il medicinale è controindicato nella galattosemia; il metabolismo incompleto del lattitolo può portare allo sviluppo di fruttosemia e galattosemia e alle loro sequele; preesistente squilibrio idro-elettrolitico.

Avvertenze

Evitare l'uso prolungato di lassativi senza interruzione. Tutti i casi di costipazione cronica devono essere prima trattati con una dieta ricca in fibre, sufficiente apporto di liquidi o attività fisica. Per evitare alterazione dell'equilibrio elettrolitico provocato da una diarrea da sovradosaggio, occorre cercare di determinare il dosaggio ottimale all'inizio del trattamento per ottenere un'evacuazione al giorno in pazienti con stitichezza. Pazienti anziani o debilitati in trattamento a lungo termine con il farmaco devono monitorare regolarmente i loro elettroliti sierici.
Prima di iniziare il trattamento si deve correggere un preesistente squilibrio idro-elettrolitico. A seguito del trattamento, si può accumulare idrogeno nell'intestino. I pazienti che necessitano di sottoporsi a procedure di elettrocauterizzazione devono pertanto eseguire una pulizia intestinale accurata con soluzione non fermentabile. Ai pazienti che lamentano nausea si deve suggerire di assumere il medicinale durante i pasti. Il farmaco non è raccomandato in caso di ileostomia o colostomia.
Lattanti e bambini: il prodotto deve essere utilizzato solo se raccomandato. I pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al fruttosio, intolleranza al galattosio, galattosemia, o da malassorbimento di glucosio-galattosio, non devono assumere questo medicinale. In presenza di meteorismo intestinale iniziare il trattamento con le dosi minime indicate, aumentandole poi gradualmente in base all'effetto ottenuto. Il medicinale non ha potere cariogeno. L'abuso di lassativi (uso frequente o prolungato o con dosi eccessive) può causare diarrea persistente con conseguente perdita di acqua, sali minerali (specialmente potassio) e altri fattori nutritivi essenziali.
Nei casi più gravi è possibile l'insorgenza di disidratazione o ipopotassiemia la quale può determinare disfunzioni cardiache o neuromuscolari, specialmente in caso di contemporaneo trattamento con glicosidi cardiaci, diuretici o corticosteroidi. L'abuso di lassativi, specialmente quelli di contatto (lassativi stimolanti), può causare dipendenza (e, quindi, possibile necessità di aumentare progressivamente il dosaggio), stitichezza cronica e perdita delle normali funzioni intestinali (atonia intestinale). Il trattamento della stitichezza cronica o ricorrente richiede sempre l'intervento medico per la diagnosi, la prescrizione dei farmaci e la sorveglianza nel corso della terapia.
Consultare il medico quando la necessità del lassativo deriva da un improvviso cambiamento delle precedenti abitudini intestinali (frequenza e caratteristiche delle evacuazioni) che duri da più di due settimane o quando l'uso del lassativo non riesce a produrre effetti. Prestare attenzione ai soggetti anziani o in non buone condizioni di salute prima di usare il medicinale.

Gravidanza e allattamento

I dati relativi all'uso del medicinale in donne in gravidanza non esistono o sono in numero limitato. Gli studi sugli animali non indicano effetti dannosi diretti o indiretti di tossicità riproduttiva. Come per tutti i medicinali, si raccomanda di utilizzare il farmaco nel primo trimestre di gravidanza, solo in caso di assoluta necessità. Esistono informazioni insufficienti sull'escrezione del lattitolo nel latte materno. Non si ritiene che il lattitolo possa causare effetti su neonati/lattanti, dal momento che l'esposizione sistemica a lattitolo di donne che allattano è trascurabile.

Conservazione

Polvere per soluzione orale 5 g - 10 g: conservare nella confezione originale per proteggere il medicinale dall'umidità. Polvere per soluzione orale 200 g: non conservare a temperatura superiore ai 25 gradi C. Conservare nella confezione originale per proteggere il medicinale dall'umidità. Sciroppo: questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.

 


Codice

026814172

  • Ritiro in Farmacia Busetti - Palazzolo sull'Oglio Spedizione Gratuita
    Ritiro merce presso Farmacia Busetti sita in via Firenze 32, Palazzolo sull'Oglio (BS)
  • Corriere Nazionale è prevista una Spesa di € 5,50  per ordini inferiori a € 65,00.
    è prevista una Spesa di € 4,99  per ordini inferiori a € 90,00.
    è prevista una Spesa di € 3,99  per ordini inferiori a € 120,00.
    è prevista una Spesa di € 2,99  per ordini inferiori a € 150,00.

  • Corriere Nazionale per Venezia, Isole Minori e località disagiate è prevista una Spesa di € 15,00

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