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Betadine 10 compresse vaginali 200mg

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Betadine 10 compresse vaginali 200mg

Betadine 10 compresse vaginali 200mg

Betadine 10 compresse vaginali 200mg Descrizione Betadine 10 compresse vaginali 200mg sono indicate per disinfettare la mucosa vaginale (tessuto che riveste la vagina). Categoria farmaco terapeut......

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minsan: 023907037

marchio: VIATRIS HEALTHCARE LIMITED

€10,50


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Betadine 10 compresse vaginali 200mg

Descrizione

Betadine 10 compresse vaginali 200mg sono indicate per disinfettare la mucosa vaginale (tessuto che riveste la vagina).

Categoria farmaco terapeutica

Antinfettivi e antisettici ginecologici. Si rivolga al medico o al farmacista prima di usare Betadine 0,2 g compresse vaginali. Betadine 0,2 g compresse vaginali è solo Per uso locale, non ingerire.

Eccipienti

Betadine 0,2 g Compresse Vaginali: polietilenglicole 1000.

Posologia

Betadine 0,2 g Compresse Vaginali: 1-2 compresse, preferibilmente la sera. Si consiglia di umettare la compressa con un po' d'acqua, di inserire profondamente e di rimanere in posizione supina per qualche minuto. Betadine 10% Gel Vaginale: Una applicazione s.p.m. preferibilmente la sera prima di coricarsi. Si consiglia di inserire in profondità e di rimanere supina per qualche minuto. Modalità d'uso: avvitare al tubo l'estremità filettata della siringa e tirare il pistone fino alla tacca d'arresto riempire completamente la siringa premendo sul tubo e quindi togliere la siringa inserire profondamente la siringa nella vagina e depositare il gel nella regione cervicale estrarre la siringa svuotata che dopo lavaggio è utilizzabile per le applicazioni successive. Il contenuto della siringa, pari a una dose, è di g 5 di prodotto, corrispondente a g 0,5 di iodopovidone e a mg 50 di iodio.

Principi attivi

Betadine 0,2 g Compresse Vaginali: 1 compressa da 3 g contiene: Principio attivo: Iodopovidone (al 10% di iodio) g 0,20. Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

Avvertenze

Non usare per trattamenti prolungati. Dopo breve periodo di trattamento senza risultati apprezzabili consultare il medico. Solo per uso esterno. L'uso specie se prolungato può dare origine a fenomeni di sensibilizzazione. In tal caso interrompere il trattamento ed adottare idonee misure terapeutiche. Interrompere il trattamento almeno 10 giorni prima di effettuare una scintigrafia con iodio marcato. In caso di impiego per periodi prolungati su estese superfici corporee, su mucose, su ustioni o sotto bendaggio occlusivo, in particolare nei neonati e nei pazienti con disordini tiroidei, praticare test di funzionalità tiroidea. In età pediatrica usare solo in casi di effettiva necessità e sotto controllo medico. L’ingestione o l’inalazione accidentale di alcuni disinfettanti può avere conseguenze gravi talvolta fatali. Evitare il contatto con gli occhi.

Conservazione

Betadine 10% Gel Vaginale: conservare al riparo dal calore. Betadine 0,2 g Compresse Vaginali: conservare a temperatura non superiore a 30 gradi C.

Controindicazioni- effetti secondari

Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1. Ipertiroidismo.

Effetti indesiderati

Gli effetti indesiderati sono classificati in base alla loro frequenza: molto comune (>= 1/10), comune (> 1/100 a < 1/10), non comune (>= 1/1.000 a < 1/100), raro (>= 1/10.000 a < 1/1.000), molto raro (< 1/10.000), non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili). Disturbi del Sistema immunitario. Raro: ipersensibilità; molto raro: reazione anafilattica. Patologie endocrine. Molto raro: ipertiroidismo* (talvolta con sintomi come tachicardia o agitazione); non nota: ipotiroidismo ***. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Non nota: squilibrio elettrolitico **, acidosi metabolica **. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Raro: dermatite da contatto (con sintomi come eritema, microvescicole e prurito); molto raro: angioedema. Patologie renali e urinarie. Non nota: insufficienza renale acuta **, osmolarità del sangue anormale **. *In pazienti con storia di patologie della tiroide (vedere paragrafo Avvertenze e speciali precauzioni di impiego) a seguito di elevata captazione di iodio, ad esempio dopo utilizzo a lungo termine di soluzione di iodopovidone per il trattamento di ferite e ustioni su aree cutanee estese. **Può verificarsi a seguito della captazione di elevate quantità di iodopovidone (ad esempio nel trattamento di ustioni). ***Ipotiroidismo a seguito di uso prolungato o esteso di iodopovidone. Segnalazione delle reazioni avverse sospette. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo: http://www.agenziafarmaco.gov.it/content/come-segnalare-una-sospetta-reazione-avversa.

Gravidanza e allattamento

Durante la gravidanza e l'allattamento, la soluzione di iodopovidone deve essere utilizzata solo se strettamente necessaria e alla minima dose possibile, a causa della capacità dello iodio di attraversare la placenta e di essere secreto nel latte materno e per l' elevata sensibilità del feto e del neonato allo iodio. Lo iodio, inoltre, si concentra maggiormente nel latte materno rispetto al siero. L' uso di iodopovidone può causare ipotiroidismo transitorio con aumento del TSH (ormone stimolante la tiroide) nel feto o nel neonato.

Interazioni

Evitare l'uso contemporaneo di altri antisettici e detergenti. Il complesso polivinilpirrolidone-iodio è efficace a valori di pH compresi tra 2.0 e 7.0. E' possibile che il complesso reagisca con le proteine o altri composti organici insaturi, e che questo determini una riduzione della sua efficacia. L'uso concomitante di preparati con componenti enzimatiche per il trattamento di ferite determina un indebolimento degli effetti di entrambe le sostanze. Lo iodopovidone non deve essere usato contemporaneamente a prodotti contenti sali di mercurio o composti del benzoino, carbonati, acido tannico, alcali, perossido d'idrogeno, taurolidina e argento. L'uso di prodotti contenenti iodopovidone in concomitanza con altri antisettici contenenti octedina nelle stesse sedi o in sedi adiacenti può provocare una momentanea colorazione scura delle aree interessate. L'effetto ossidativo delle preparazioni a base di iodopovidone può causare risultati falsi positivi di alcuni esami diagnostici di laboratorio (ad esempio test con toluidina o gomma di guaiaco per la determinazione dell'emoglobina o del glucosio nelle feci o nelle urine). Evitare l'uso abituale in pazienti in trattamento contemporaneo con litio. L'assorbimento dello iodio dalla soluzione di iodopovidone può ridurre la captazione tiroidea dello iodio. Ciò può interferire con diversi esami (scintigrafia della tiroide, determinazione delle proteine leganti lo iodio, diagnostica con iodio radioattivo) e può rendere impossibile un trattamento pianificato della tiroide con iodio (terapia con iodio radioattivo). Dopo la fine del trattamento, prima di eseguire una nuova scintigrafia è necessario che trascorra un adeguato periodo di tempo.



 


Codice

023907037

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