Euphralia collirio monodose 10 contenitori 0,4 ml

Esistono due categorie di colliri; i farmaci e le preparazioni naturali. Entrambe le modalità vanno utilizzate sotto forma di gocce. Utilizzo del collirio :

• alcuni utilizzati per curare patologie oftalmiche come glaucoma ed uveite, ecc;
• altri sono destinati per combattere disturbi oculari di natura non patologica (es. occhi rossi, occhi secchi ecc.).

Le varie tipologie possono richiedere o meno la prescrizione medica a seconda del principio attivo. Indipendentemente dalla tipologia si consiglia vivamente la consulenza di un esperto prima dell'utilizzo di questa tipologia di prodotto.

Tipi di collirio

Oltre al già citato principio attivo funzionale, si possono distinguere anche a seconda della frequenza d'applicazione e alla durata della terapia. Tra i più comuni colliri troviamo:

• gli antistaminici-decongestionanti, vanno utilizzati principalmente per le comuni e frequenti allergie stagionali e per reazioni allergiche a farmaci od altre sostanze;
• quelli da utilizzare contro la secchezza oculare: questi tipi di colliri contengono sostanze per garantire all'occhio il giusto grado d'umidità;
• quelli utilizzabili contro gli occhi arrossati: normalmente sono acquistabili senza presentare una ricetta medica, essendo destinati al miglioramento di un disturbo transitorio come la penetrazione di un corpo estraneo nell'occhio (es. ciglia o lente a contatto);
•  gli antibiotici/antivirali: contengono principi attivi antibiotici od antivirali. Questa tipologia trova indicazione per tutte le patologie oftalmiche caratterizzate da infezione batterica o virale accertata. Il maggior utilizzo di questi colliri antibiotici è per la cura di congiuntivite ed uveite;
• quelli arricchiti con principi attivi steroidei: sono antinfiammatori oculari, da usare in caso di fenomeni infiammatori gravi, per cui gli altri farmaci più moderati non riescono a risolvere il problema;
• per curare il glaucoma;
• quelli ad effetto midriatico: sono utilizzati per effettuare analisi alla struttura dell'occhio, infatti dopo l'assunzione la pupilla si dilata.

Sotto questa lista dettagliata delle diverse categorie del prodotto analizzato, si descriveranno meglio le categorie più utilizzate e più comuni.

Colliri per allergie

Importante sottolineare che ad oggi non sono ancora in commercio farmaci il cui effetto è in grado di curare un'allergia; vengono utilizzati per cercare di alleviare i sintomi della reazione allergica . I colliri utilizzati per migliorare i sintomi indotti dalle reazioni allergiche sono prodotti con l'utilizzo di sostanze decongestionanti ed antistaminiche.
La congiuntivite allergica stagionale inizia a presentarsi durante il periodo primaverile; dal punto di vista medico è consigliato di prevenire l'allergia iniziando una terapia profilattica con colliri decongestionanti già nelle prime settimane di marzo.
Quelli ad azione decongestionante contengono sostanze con funzione vasocostrittrice, cioè sono in grado di indurre un restringimento dei vasi sanguigni della congiuntiva. Questi tipi di colliri sono di libera vendita, ovvero non necessitano della classica prescrizione medica. Tuttavia, è bene non abusarne e rivolgersi a persone qualificate prima di iniziare un ciclo di assunzione.
Altre informazioni utili riguardo questa categoria: i colliri decongestionanti devono essere somministrati per un periodo non superiore a 3-4 giorni consecutivi. La posologia prevede d'instillare non più di 2 gocce per ogni occhio, per 3 volte al giorno.
Rischi connessi ad un uso scorretto: a lungo andare, può provocare un peggioramento della congestione oculare. Salvo un parere opposto di un medico, i colliri antistaminici sono controindicati per i pazienti affetti da malattie quali ipertensione, diabete ed ipertiroidismo.
A supporto dell'azione terapeutica dei colliri decongestionanti, come rimedio naturale si possono citare gli impacchi delicati di camomilla da applicare direttamente nell'occhio con l'utilizzo di un batuffolo di cotone - sono molto indicati per procurare un sollievo immediato: dopo aver raffreddato un infuso di camomilla, immergervi un dischetto di cotone ed eseguire un impacco negli occhi. Mantenere il cotone in posizione per qualche secondo e ripetere l'operazione più volte, utilizzando un batuffolo pulito per ogni impacco.

Colliri contro la secchezza oculare

Un valido collirio appositamente creato per combattere la secchezza (meglio definita xerosi) oculare deve imitare le caratteristiche del muco lacrimale, essere lievemente alcalino, isotonico con il film lacrimale e naturalmente privo di conservanti. Per raggiungere tale obiettivo, si rivelano particolarmente indicate le ampolline monodose di collirio (monouso) contenenti mucopolisaccaridi (es. acido ialuronico), che provengono dalla cellulosa, polimeri di sintesi (es. alcol polivinilico, povidone, carbopol, macrogol) e sostanze mucomimetiche come il galattoxilglucano.
Per prevenire la secchezza oculare è molto consigliata l'applicazione delle cosiddette lacrime artificiali, un tipo di collirio formulato con sostanze viscose in grado di rimpiazzare il liquido lacrimale.
Quando la cura con questo tipo di collirio non migliora il problema della secchezza oculare, è necessario ricorrere ad esami diagnostici più approfonditi: la xerosi oculare può infatti nascondere carenze vitaminiche-nutrizionali od infezioni batteriche. Nel primo caso, si raccomanda di arricchire la dieta con l'assunzione di integratori specifici (es. integratore di vitamina A, in caso di carenza di retinolo); in presenza di un'infezione oculare, si consiglia invece di seguire una cura antibiotica topica.

Colliri antibiotici/antivirali

I colliri arricchiti con principi attivi antibiotici trovano utilizzo nel trattamento di tutte le forme infettive a carico dell'occhio in generale e della congiuntiva in particolare. A tale scopo, i colliri antibiotici ed antivirali vengono utilizzati soprattutto nella cura di malattie come congiuntivite batterica/virale ed uveite infettiva.
Per poter acquistare questi tipi di collirio viene richiesta una ricetta medica e vanno scelti in base al patogeno responsabile dell'infezione. Ad esempio, per la cura di un'infezione oculare sostenuta da Pseudomonas aeruginosa il collirio più indicato è formulato con gentamicina; l'acido fusidico è invece raccomandato per le congiuntiviti batteriche da stafilococco. I colliri antivirali più utilizzati sono invece preparati con Diclofenac o Ketorolac, sostanze attive appartenenti alla classe dei FANS (Farmaci antinfiammatori non Steroidei) utili per attenuare i sintomi dell'infezione..
Quando l'infezione oculare è affiancata da una marcata infiammazione, si raccomanda di abbinare la cura antibiotica con un altro tipo di collirio a base di corticosteroidi. Esistono anche alcuni tipi di collirio contenenti una miscela di principi attivi antibiotici + antinfiammatori.

Colliri per occhi rossi

Gli occhi rossi rappresentano una condizione piuttosto comune dopo:

• prolungate esposizioni a fonti luminose quali lampade abbronzanti, fari allo xeno ecc.,
• contatti agenti atmosferici come aria, sole ed inquinamento atmosferico
• lunghe ore di lavoro o lettura intensa.

Gli occhi rossi, il bruciore, la lacrimazione e la secchezza tipici di queste circostanze tendono a risolversi quando la causa che ha provocato il disturbo viene allontanata. Quando un soggetto ha occhi particolarmente sensibili, può rimettersi in salute utilizzando particolari categorie di colliri: da preferire le preparazioni oculari arricchite con sostanze decongestionanti ed emollienti.

Euphralia collirio monodose 10 contenitori 0,4 ml

Euphralia, collirio, soluzione in contenitore monodose.
10 contenitori da 0,4 ml
Medicinale omeopatico senza indicazioni terapeutiche approvate

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