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Clismalax 1 clisma 133ml

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Clismalax 1 clisma 133ml

Clismalax 1 clisma 133ml

Clismalax 1 clisma 133ml La stipsi o stitichezza non è una malattia, ma un sintomo che può insorgere a causa di svariate alterazioni organiche o funzionali dell'intestino. Altre volte, all'origine......

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minsan: 024995033

marchio: SOFAR SpA

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Clismalax 1 clisma 133ml

La stipsi o stitichezza non è una malattia, ma un sintomo che può insorgere a causa di svariate alterazioni organiche o funzionali dell'intestino. Altre volte, all'origine vi sono delle malattie che interferiscono solo indirettamente con la funzionalità intestinale (diabete, ipotiroidismo ecc.).

Stitichezza sintomi

Quando una persona soffre di stitichezza riferisce un ritardo o un'insufficienza nell'evacuazione delle feci. Si tratta comunque di sensazioni soggettive che variano spesso da persona a persona. Nel linguaggio medico si parla di stitichezza quando nell'ultimo anno una persona ha sofferto di almeno due dei seguenti sintomi per almeno 12 settimane non necessariamente consecutive:
  • ridotto numero di evacuazioni settimanali (<2)
  • difficoltà e sforzo nell'evacuare
  • presenza di feci dure, caprine o nastriformi
  • sensazione di blocco/ostruzione anorettale
  • aiuto manuale (svuotamento manuale, compressione sulla parete posteriore della vagina)
Nella popolazione adulta la stipsi colpisce soprattutto gli anziani e le donne . Nei bambini la stitichezza è invece più frequente nei maschi (2:1).

Stitichezza cause

Solitamente la costipazione (detta anche stitichezza o stipsi)  è attribuita a:
  • una dieta povera di fibre e sali minerali,;
  • scarsa assunzione di liquidi;
  • condizione di forte stress;
  • assenza di esercizio fisico.
Si tratta soltanto di alcune cause, perché la costipazione può essere determinata da molti aspetti, tutti differenti tra loro:
  • il malfunzionamento epatobiliare ovvero, il flusso di bile risulta insufficiente oppure di cattiva qualità e non è in grado di stimolare la peristalsi intestinale 
  • l’utilizzo di integratori e farmaci (determinate terapie possono avere come controindicazione problematiche relative all’evacuazione delle feci),
  • utilizzo di antidolorifici (alcuni di questi possono causare la stipsi).
Di conseguenza, gli accumuli di scorie all’interno delle pareti intestinali diventano sede privilegiata per quanto riguarda la riproduzione di forme batteriche dannose alla salute.
E ancora, tra le possibili cause della stitichezza si annoverano i lassativi (pur avendo la funzione di sollecitare l’attività dell’intestino, il loro uso smisurato e/o prolungato può diventare controproducente), gli antidepressivi (la costipazione può essere un sintomo caratteristico legato all’assunzione di un certo tipo di antidepressivi), medicinali per allergie e per la pressione sanguigna.
Da segnalare anche l’ipotiroidismo: l’inattività della ghiandola tiroidea riesce a rallentare il metabolismo del corpo, compreso quello dell’intestino. In ambito alimentare, latticini e cioccolato possono causare stitichezza, le cui origini potrebbero rimandare anche a malattie intestinali, diabete e depressione.

Stitichezza rimedi

Non esiste una cura, ma un insieme di provvedimenti detti anche rimedi naturali volti a individuare la causa del sintomo (stipsi) e modificare atteggiamenti comportamentali.
Consigli pratici per il paziente: 
  • Cercare di andare in bagno sempre alla stessa ora
  • Bere una bevanda calda 10 minuti prima di andare alla toilette
  • Massaggiare delicatamente la parte inferiore dell’addome nell’attesa dello stimolo
  • Assumere sulla tazza del water una posizione il più accovacciata possibile
  • Rilassarsi e concentrarsi sul proprio intestino, non restando troppo a lungo nella toilette
  • Non reprimere mai lo stimolo durante la giornata
  • Non usare lassativi o purganti
  • Svolgere un’attività fisica o attività aerobica che rinforzi la muscolatura addominale
  • Bere almeno 2 litri di liquidi al giorno, preferibilmente acqua
Seguire una dieta ad alto residuo con almeno 20 grammi di fibre al giorno (frutta, verdura, cereali integrali, crusca, ecc.) ed integrare l’alimentazione quotidiana con prodotti contenenti probiotici, di cui sia stata evidenziata l’efficacia sulla motilità intestinale.
Tra i lassativi naturali che possono aiutare in caso di costipazione possiamo indicare:
  • Semi di lino.
  • Fichi d'India.
  • Prugne.
  • Acqua di cocco.
  • Aloe vera.
  • Frutta secca.
  • Attività fisica.
  • Barbabietole.

Stitichezza neonato

La vera e propria stitichezza , intesa come evacuazione rara e dolorosa di feci dure e poco voluminose, interessa prevalentemente i bambini allattati artificialmente, mentre è rara tra i bambini allattati con latte materno. Nella stragrande maggioranza dei casi, inoltre, la stitichezza è di origine alimentare, ad esempio per l'insufficiente diluizione del latte artificiale o per un'introduzione troppo precoce di cibi solidi nella dieta del lattante. Studi recenti, inoltre, hanno evidenziato una possibile associazione tra stipsi ed intolleranza alle proteine del latte vaccino.
In età pediatrica, nel 90-95% dei casi, la stipsi viene definita idiopatica o funzionale, perché scorporata da malattie e malformazioni congenite, alterazioni anatomiche od effetti collaterali da farmaci, complessivamente responsabili del rimanente 5% dei casi.

Stitichezza bambini

La stipsi è un problema molto frequente specie dal 2°-3° anno di vita, conseguente di solito a "cattive abitudini", come l’intestino "pigro", dieta povera di fibre, di liquidi, ecc., per cui però non sono necessari esami specifici. Se non si interviene, spesso la stitichezza nei bambini tende a cronicizzare (stipsi cronica): il bambino trova difficoltà ad espellere feci dure e voluminose e spesso avverte dolore specie se si sono formate "ragadi", quindi, per paura, rifiuta di scaricarsi.
Spesso il problema della stipsi nei bambini si verifica quando si inizia l’utilizzo del vasino. Il momento per cominciare a togliere il pannolino al piccolo è molto variabile ed individuale. In genere non conviene anticipare troppo la seduta sul vasino, per evitare inutili attese e scarsi risultati.

Stitichezza gravidanza

La stitichezza è uno dei tanti disturbi che può presentarsi durante la gravidanza. La sua insorgenza, così come quella di molti altri piccoli fastidi, è legata alle modificazioni ormonali indotte dalla gestazione. Pur essendo largamente rappresentata in tutta la popolazione adulta, la stitichezza è un fenomeno tipico della gravidanza, talmente diffuso da colpire quasi il 50% delle donne in dolce attesa.

Il principale responsabile della stitichezza gravidica è il progesterone, un ormone essenziale per evitare inopportune contrazioni dell'utero nei primi 7-8 mesi di gravidanza. La sua azione miorilassante non è limitata all'area genitale ma estesa un po' a tutti i muscoli del corpo, compresa la giunzione gastroesofagea (reflusso, bruciori, acidità di stomaco), la muscolatura intestinale (stitichezza) e quella involontaria che riveste le pareti dei vasi (vene varicose, ritenzione idrica, emorroidi).
Diminuendo l'intensità delle contrazioni peristaltiche, il progesterone è responsabile dell'emissione di feci dure, disidratate e compatte, in poche parole della stipsi o stitichezza.

Clismalax 1 clisma 133ml

 

Categoria Farmacoterapeutica

Farmaci per la costipazione.

Principi attivi

100 ml contengono 13,91 g di fosfato sodico monobasico anidro (NaH 2 PO 4 ); 3,18 g di fosfato sodico bibasico (Na 2 HPO 4 ). Eccipienti con effetti noti: sodio benzoato (100mg per 100ml) e metilparaidrossibenzoato (50mg per 100ml). Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

Indicazioni

Trattamento di breve durata della stitichezza occasionale.

Interazioni

L'assorbimento sistemico del sodio fosfato soluzione rettale è limitato, tuttavia in alcune condizioni può risultare aumentato e predisporre a possibili interazioni con altri farmaci. L'assunzione contemporanea di farmaci che possono avere effetti sull'equilibrio elettrolitico(come diuretici, cortisonici, calcio-antagonisti, litio) può facilitare l'insorgenza di iperfosfatemia, ipercalcemia e ipernatriemia. I pazienti che assumono farmaci in grado di prolungare l'intervallo QT possono essere più a rischio di sviluppare questa reazione avversa se trattati concomitantemente con sodio fosfato.

Dato che l'ipernatriemia è associata a bassi livelli di litio, l'uso concomitante di Clisma laxe litio può causare una riduzione dei livelli sierici di litio, con una diminuzione dell'efficacia. L'utilizzo concomitante di supplementi di calcio o antiacidi contenenti calcio può aumentare il rischio di calcificazione ectopica. Non si devono somministrare contemporaneamente altre preparazioni con fosfati di sodio, tra cui soluzioni orali o compresse di fosfati di sodio (vedere paragrafo 4.3).

Posologia

Posologia. Adulti e adolescenti (12-18 anni): l'intera dose del flacone. Modo di somministrazione: non superare le dosi consigliate. I lassativi devono essere usati il meno frequentemente possibile e per non più di sette giorni. L'uso per periodi di tempo maggiori richiede la prescrizione del medico dopo adeguata valutazione del singolo caso. Assumere preferibilmente la sera.

Eccipienti

Idrossido di sodio, sodio benzoato, metilparaidrossibenzoato, acqua depurata.

Effetti indesiderati

Di seguito sono riportati gli effetti indesiderati di sodio fosfato organizzati secondo la classificazione sistemica organica MedDRA. Non sono disponibili dati sufficienti per stabilire la frequenza dei singoli effetti elencati. Disturbi del sistema immunitario; reazioni di ipersensibilità (ad esempio orticaria); patologie della cute e del tessuto sottocutaneo; vescicole, prurito, bruciore; patologie gastrointestinali; dolori crampiformi isolati o coliche addominali e diarrea, con perdita di liquidi ed elettroliti, più frequenti nei casi di stitichezza grave, nonche' irritazione a livello rettale.

Nausea, vomito. Disturbi del metabolismo e della nutrizione; iperfosfatemia, ipopotassiemia, ipernatriemia, ipocalcemia e calcificazione dei tessuti possono raramente verificarsi. Segnalazione delle reazioni avverse sospette. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.

Controindicazioni/Eff. secondar

Ipersensibilità ai principi attivi o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1; dolore addominale acuto o di origine sconosciuta; nausea o vomito; ostruzione o stenosi intestinale o stenosi anorettale; sub occlusione intestinale; ileo meccanico; ileo paralitico; disturbi intestinali di tipo infiammatorio ed altre condizioni che possono aumentare l'assorbimento del medicinale; perforazione anale; megacolon congenito o acquisito; malattia di Hirschsprung; sanguinamento rettale di origine sconosciuta; crisi emorroidale acuta con dolore e sanguinamento; grave stato di disidratazione; bambini di età inferiore a dodici anni. I fosfati sono controindicati in pazienti con disturbi cardiaci, grave insufficienza renale o in presenza di iperfosfatemia. Non si devono somministrare contemporaneamente altre preparazioni con fosfati di sodio, tra cui soluzioni orali o compresse di fosfati di sodio (vedere paragrafo 4.5).

Avvertenze

Popolazione pediatrica: il flacone da 133 ml non deve essere utilizzato nei bambini di età inferiore a 12 anni. L'abuso di lassativi (uso frequente o prolungato o con dosi eccessive) può causare diarrea persistente con conseguente perdita di acqua, sali minerali (specialmente potassio) e altri fattori nutritivi essenziali. Nei casi più gravi è possibile l'insorgenza di disidratazione o ipopotassiemia la quale può determinare disfunzioni cardiache o neuromuscolari, specialmente in caso di contemporaneo trattamento con glicosidi cardiaci, diuretici ocorticosteroidi.

I pazienti devono essere incoraggiati a bere liquidi per aiutare a prevenire la disidratazione, in particolare i pazienti con condizioni che possono predisporre a disidratazione, o quelli che assumono medicinali che possono diminuire la velocità di filtrazione glomerulare, come i diuretici, gli inibitori dell'enzima di conversione dell'angiotensina (ACE inibitori), i bloccanti del recettore dell'angiotensina (sartani) o gli anti-infiammatori non steroidei (FANS).

Dato che Clisma lax contiene fosfati di sodio, vi è il rischio di elevati livelli sierici di sodio e fosfato e diminuzione dei livelli di calcio e potassio, e di conseguenza ipernatriemia, iperfosfatemia, ipocalcemia e ipopotassiemia, che si possono verificare con segni clinici cometetania e insufficienza renale. L'abuso di lassativi può causare dipendenza (e, quindi, possibile necessità di aumentare progressivamente il dosaggio), stitichezza cronica e perdita delle normali funzioni intestinali (atonia intestinale). L'uso ripetuto di lassativi può dare origine ad assuefazione o danni di diverso tipo. L'impiego prolungato di un lassativo per il trattamento della stipsi è sconsigliato.

Il trattamento farmacologico della stipsi deve essere considerato un adiuvante al trattamento igienico-dietetico (es. incremento di fibre vegetali e di liquidi nell'alimentazione, attività fisica e rieducazione della motilita' intestinale). Il trattamento della stitichezza cronica o ricorrente richiede sempre l'intervento del medico per la diagnosi, la prescrizione dei farmaci e la sorveglianza nel corso della terapia. Un'attenta valutazione del medico è indispensabile quando la necessità del lassativo deriva da un improvviso cambiamento delle precedenti abitudini intestinali (frequenza e caratteristiche delle evacuazioni) che duri da più di due settimane o quando l'uso del lassativo non riesce a produrre effetti.

E' opportuno che i soggetti anziani o in non buone condizioni di salute e i pazienti con ipertensione arteriosa non controllata, ascite, malattie cardiache, cambiamenti della mucosa rettale (ulcere, fessure), consultino il medico prima di usare il medicinale. I pazienti devono essere avvertiti di interrompere la somministrazione, se si incontra resistenza, dato che la somministrazione forzata del clistere può provocare lesioni. Negli episodi di stitichezza, si consiglia innanzitutto di correggere le abitudini alimentari integrandola dieta quotidiana con un adeguato apporto di fibre ed acqua. Quando si utilizzano lassativi è opportuno bere al giorno almeno 6-8 bicchieri di acqua, o di altri liquidi, in modo da favorire l'ammorbidimento delle feci.

Gravidanza e allattamento

Non esistono studi adeguati e ben controllati sull'uso del medicinale in gravidanza o nell'allattamento. Pertanto il medicinale deve essere usato solo in caso di necessità, sotto il diretto controllo del medico, dopo aver valutato il beneficio atteso per la madre in rapporto al possibile rischio per il feto o per il lattante.

Conservazione

Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.


Codice

024995033

  • Ritiro in Farmacia Busetti - Palazzolo sull'Oglio Spedizione Gratuita
    Ritiro merce presso Farmacia Busetti sita in via Firenze 32, Palazzolo sull'Oglio (BS)
  • Corriere Nazionale è prevista una Spesa di € 5,50  per ordini inferiori a € 65,00.
    è prevista una Spesa di € 4,99  per ordini inferiori a € 90,00.
    è prevista una Spesa di € 3,99  per ordini inferiori a € 120,00.
    è prevista una Spesa di € 2,99  per ordini inferiori a € 150,00.

  • Corriere Nazionale per Venezia, Isole Minori e località disagiate è prevista una Spesa di € 15,00

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